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diff --git a/Documentation/translations/it_IT/process/submitting-patches.rst b/Documentation/translations/it_IT/process/submitting-patches.rst index d633775ed556..2ab9c1401aa1 100644 --- a/Documentation/translations/it_IT/process/submitting-patches.rst +++ b/Documentation/translations/it_IT/process/submitting-patches.rst @@ -1,13 +1,867 @@ .. include:: ../disclaimer-ita.rst :Original: :ref:`Documentation/process/submitting-patches.rst <submittingpatches>` - +:Translator: Federico Vaga <federico.vaga@vaga.pv.it> .. _it_submittingpatches: -Sottomettere modifiche: la guida essenziale per vedere il vostro codice nel kernel -================================================================================== +Inviare patch: la guida essenziale per vedere il vostro codice nel kernel +========================================================================= + +Una persona o un'azienda che volesse inviare una patch al kernel potrebbe +sentirsi scoraggiata dal processo di sottomissione, specialmente quando manca +una certa familiarità col "sistema". Questo testo è una raccolta di +suggerimenti che aumenteranno significativamente le probabilità di vedere le +vostre patch accettate. + +Questo documento contiene un vasto numero di suggerimenti concisi. Per +maggiori dettagli su come funziona il processo di sviluppo del kernel leggete +:ref:`Documentation/translations/it_IT/process <it_development_process_main>`. +Leggete anche :ref:`Documentation/translations/it_IT/process/submit-checklist.rst <it_submitchecklist>` +per una lista di punti da verificare prima di inviare del codice. Se state +inviando un driver, allora leggete anche :ref:`Documentation/translations/it_IT/process/submitting-drivers.rst <it_submittingdrivers>`; +per delle patch relative alle associazioni per Device Tree leggete +Documentation/devicetree/bindings/submitting-patches.txt. + +Molti di questi passi descrivono il comportamento di base del sistema di +controllo di versione ``git``; se utilizzate ``git`` per preparare le vostre +patch molto del lavoro più ripetitivo lo troverete già fatto per voi, tuttavia +dovete preparare e documentare un certo numero di patch. Generalmente, l'uso +di ``git`` renderà la vostra vita di sviluppatore del kernel più facile. + +0) Ottenere i sorgenti attuali +------------------------------ + +Se non avete un repositorio coi sorgenti del kernel più recenti, allora usate +``git`` per ottenerli. Vorrete iniziare col repositorio principale che può +essere recuperato col comando:: + + git clone git://git.kernel.org/pub/scm/linux/kernel/git/torvalds/linux.git + +Notate, comunque, che potreste non voler sviluppare direttamente coi sorgenti +principali del kernel. La maggior parte dei manutentori hanno i propri +sorgenti e desiderano che le patch siano preparate basandosi su di essi. +Guardate l'elemento **T:** per un determinato sottosistema nel file MAINTANERS +che troverete nei sorgenti, o semplicemente chiedete al manutentore nel caso +in cui i sorgenti da usare non siano elencati il quel file. + +Esiste ancora la possibilità di scaricare un rilascio del kernel come archivio +tar (come descritto in una delle prossime sezioni), ma questa è la via più +complicata per sviluppare per il kernel. + +1) ``diff -up`` +--------------- + +Se dovete produrre le vostre patch a mano, usate ``diff -up`` o ``diff -uprN`` +per crearle. Git produce di base le patch in questo formato; se state +usando ``git``, potete saltare interamente questa sezione. + +Tutte le modifiche al kernel Linux avvengono mediate patch, come descritte +in :manpage:`diff(1)`. Quando create la vostra patch, assicuratevi di +crearla nel formato "unified diff", come l'argomento ``-u`` di +:manpage:`diff(1)`. +Inoltre, per favore usate l'argomento ``-p`` per mostrare la funzione C +alla quale si riferiscono le diverse modifiche - questo rende il risultato +di ``diff`` molto più facile da leggere. Le patch dovrebbero essere basate +sulla radice dei sorgenti del kernel, e non sulle sue sottocartelle. + +Per creare una patch per un singolo file, spesso è sufficiente fare:: + + SRCTREE= linux + MYFILE= drivers/net/mydriver.c + + cd $SRCTREE + cp $MYFILE $MYFILE.orig + vi $MYFILE # make your change + cd .. + diff -up $SRCTREE/$MYFILE{.orig,} > /tmp/patch + +Per creare una patch per molteplici file, dovreste spacchettare i sorgenti +"vergini", o comunque non modificati, e fare un ``diff`` coi vostri. +Per esempio:: + + MYSRC= /devel/linux + + tar xvfz linux-3.19.tar.gz + mv linux-3.19 linux-3.19-vanilla + diff -uprN -X linux-3.19-vanilla/Documentation/dontdiff \ + linux-3.19-vanilla $MYSRC > /tmp/patch + +``dontdiff`` è una lista di file che sono generati durante il processo di +compilazione del kernel; questi dovrebbero essere ignorati in qualsiasi +patch generata con :manpage:`diff(1)`. + +Assicuratevi che la vostra patch non includa file che non ne fanno veramente +parte. Al fine di verificarne la correttezza, assicuratevi anche di +revisionare la vostra patch -dopo- averla generata con :manpage:`diff(1)`. + +Se le vostre modifiche producono molte differenze, allora dovrete dividerle +in patch indipendenti che modificano le cose in passi logici; leggete +:ref:`split_changes`. Questo faciliterà la revisione da parte degli altri +sviluppatori, il che è molto importante se volete che la patch venga accettata. + +Se state utilizzando ``git``, ``git rebase -i`` può aiutarvi nel procedimento. +Se non usate ``git``, un'alternativa popolare è ``quilt`` +<http://savannah.nongnu.org/projects/quilt>. + +.. _it_describe_changes: + +2) Descrivete le vostre modifiche +--------------------------------- + +Descrivete il vostro problema. Esiste sempre un problema che via ha spinto +ha fare il vostro lavoro, che sia la correzione di un baco da una riga o una +nuova funzionalità da 5000 righe di codice. Convincete i revisori che vale +la pena risolvere il vostro problema e che ha senso continuare a leggere oltre +al primo paragrafo. + +Descrivete ciò che sarà visibile agli utenti. Chiari incidenti nel sistema +e blocchi sono abbastanza convincenti, ma non tutti i bachi sono così evidenti. +Anche se il problema è stato scoperto durante la revisione del codice, +descrivete l'impatto che questo avrà sugli utenti. Tenete presente che +la maggior parte delle installazioni Linux usa un kernel che arriva dai +sorgenti stabili o dai sorgenti di una distribuzione particolare che prende +singolarmente le patch dai sorgenti principali; quindi, includete tutte +le informazioni che possono essere utili a capire le vostre modifiche: +le circostanze che causano il problema, estratti da dmesg, descrizioni di +un incidente di sistema, prestazioni di una regressione, picchi di latenza, +blocchi, eccetera. + +Quantificare le ottimizzazioni e i compromessi. Se affermate di aver +migliorato le prestazioni, il consumo di memoria, l'impatto sollo stack, +o la dimensione del file binario, includete dei numeri a supporto della +vostra dichiarazione. Ma ricordatevi di descrivere anche eventuali costi +che non sono ovvi. Solitamente le ottimizzazioni non sono gratuite, ma sono +un compromesso fra l'uso di CPU, la memoria e la leggibilità; o, quando si +parla di ipotesi euristiche, fra differenti carichi. Descrivete i lati +negativi che vi aspettate dall'ottimizzazione cosicché i revisori possano +valutare i costi e i benefici. + +Una volta che il problema è chiaro, descrivete come lo risolvete andando +nel dettaglio tecnico. È molto importante che descriviate la modifica +in un inglese semplice cosicché i revisori possano verificare che il codice si +comporti come descritto. + +I manutentori vi saranno grati se scrivete la descrizione della patch in un +formato che sia compatibile con il gestore dei sorgenti usato dal kernel, +``git``, come un "commit log". Leggete :ref:`it_explicit_in_reply_to`. + +Risolvete solo un problema per patch. Se la vostra descrizione inizia ad +essere lunga, potrebbe essere un segno che la vostra patch necessita d'essere +divisa. Leggete :ref:`split_changes`. + +Quando inviate o rinviate una patch o una serie, includete la descrizione +completa delle modifiche e la loro giustificazione. Non limitatevi a dire che +questa è la versione N della patch (o serie). Non aspettatevi che i +manutentori di un sottosistema vadano a cercare le versioni precedenti per +cercare la descrizione da aggiungere. In pratica, la patch (o serie) e la sua +descrizione devono essere un'unica cosa. Questo aiuta i manutentori e i +revisori. Probabilmente, alcuni revisori non hanno nemmeno ricevuto o visto +le versioni precedenti della patch. + +Descrivete le vostro modifiche usando l'imperativo, per esempio "make xyzzy +do frotz" piuttosto che "[This patch] makes xyzzy do frotz" or "[I] changed +xyzzy to do frotz", come se steste dando ordini al codice di cambiare il suo +comportamento. + +Se la patch corregge un baco conosciuto, fare riferimento a quel baco inserendo +il suo numero o il suo URL. Se la patch è la conseguenza di una discussione +su una lista di discussione, allora fornite l'URL all'archivio di quella +discussione; usate i collegamenti a https://lkml.kernel.org/ con il +``Message-Id``, in questo modo vi assicurerete che il collegamento non diventi +invalido nel tempo. + +Tuttavia, cercate di rendere la vostra spiegazione comprensibile anche senza +far riferimento a fonti esterne. In aggiunta ai collegamenti a bachi e liste +di discussione, riassumente i punti più importanti della discussione che hanno +portato alla creazione della patch. + +Se volete far riferimento a uno specifico commit, non usate solo +l'identificativo SHA-1. Per cortesia, aggiungete anche la breve riga +riassuntiva del commit per rendere la chiaro ai revisori l'oggetto. +Per esempio:: + + Commit e21d2170f36602ae2708 ("video: remove unnecessary + platform_set_drvdata()") removed the unnecessary + platform_set_drvdata(), but left the variable "dev" unused, + delete it. + +Dovreste anche assicurarvi di usare almeno i primi 12 caratteri +dell'identificativo SHA-1. Il repositorio del kernel ha *molti* oggetti e +questo rende possibile la collisione fra due identificativi con pochi +caratteri. Tenete ben presente che anche se oggi non ci sono collisioni con il +vostro identificativo a 6 caratteri, potrebbero essercene fra 5 anni da oggi. + +Se la vostra patch corregge un baco in un commit specifico, per esempio avete +trovato un problema usando ``git bisect``, per favore usate l'etichetta +'Fixes:' indicando i primi 12 caratteri dell'identificativo SHA-1 seguiti +dalla riga riassuntiva. Per esempio:: + + Fixes: e21d2170f366 ("video: remove unnecessary platform_set_drvdata()") + +La seguente configurazione di ``git config`` può essere usata per formattare +i risultati dei comandi ``git log`` o ``git show`` come nell'esempio +precedente:: + + [core] + abbrev = 12 + [pretty] + fixes = Fixes: %h (\"%s\") + +.. _it_split_changes: + +3) Separate le vostre modifiche +------------------------------- + +Separate ogni **cambiamento logico** in patch distinte. + +Per esempio, se i vostri cambiamenti per un singolo driver includono +sia delle correzioni di bachi che miglioramenti alle prestazioni, +allora separateli in due o più patch. Se i vostri cambiamenti includono +un aggiornamento dell'API e un nuovo driver che lo sfrutta, allora separateli +in due patch. + +D'altro canto, se fate una singola modifica su più file, raggruppate tutte +queste modifiche in una singola patch. Dunque, un singolo cambiamento logico +è contenuto in una sola patch. + +Il punto da ricordare è che ogni modifica dovrebbe fare delle modifiche +che siano facilmente comprensibili e che possano essere verificate dai revisori. +Ogni patch dovrebbe essere giustificabile di per sé. + +Se al fine di ottenere un cambiamento completo una patch dipende da un'altra, +va bene. Semplicemente scrivete una nota nella descrizione della patch per +farlo presente: **"this patch depends on patch X"**. + +Quando dividete i vostri cambiamenti in una serie di patch, prestate +particolare attenzione alla verifica di ogni patch della serie; per ognuna +il kernel deve compilare ed essere eseguito correttamente. Gli sviluppatori +che usano ``git bisect`` per scovare i problemi potrebbero finire nel mezzo +della vostra serie in un punto qualsiasi; non vi saranno grati se nel mezzo +avete introdotto dei bachi. + +Se non potete condensare la vostra serie di patch in una più piccola, allora +pubblicatene una quindicina alla volta e aspettate che vengano revisionate +ed integrate. + + +4) Verificate lo stile delle vostre modifiche +--------------------------------------------- + +Controllate che la vostra patch non violi lo stile del codice, maggiori +dettagli sono disponibili in :ref:`Documentation/translations/it_IT/process/coding-style.rst <it_codingstyle>`. +Non farlo porta semplicemente a una perdita di tempo da parte dei revisori e +voi vedrete la vostra patch rifiutata, probabilmente senza nemmeno essere stata +letta. + +Un'eccezione importante si ha quando del codice viene spostato da un file +ad un altro -- in questo caso non dovreste modificare il codice spostato +per nessun motivo, almeno non nella patch che lo sposta. Questo separa +chiaramente l'azione di spostare il codice e il vostro cambiamento. +Questo aiuta enormemente la revisione delle vere differenze e permette agli +strumenti di tenere meglio la traccia della storia del codice. + +Prima di inviare una patch, verificatene lo stile usando l'apposito +verificatore (scripts/checkpatch.pl). Da notare, comunque, che il verificator +di stile dovrebbe essere visto come una guida, non come un sostituto al +giudizio umano. Se il vostro codice è migliore nonostante una violazione +dello stile, probabilmente è meglio lasciarlo com'è. + +Il verificatore ha tre diversi livelli di severità: + - ERROR: le cose sono molto probabilmente sbagliate + - WARNING: le cose necessitano d'essere revisionate con attenzione + - CHECK: le cose necessitano di un pensierino + +Dovreste essere in grado di giustificare tutte le eventuali violazioni rimaste +nella vostra patch. + + +5) Selezionate i destinatari della vostra patch +----------------------------------------------- + +Dovreste sempre inviare una copia della patch ai manutentori dei sottosistemi +interessati dalle modifiche; date un'occhiata al file MAINTAINERS e alla storia +delle revisioni per scoprire chi si occupa del codice. Lo script +scripts/get_maintainer.pl può esservi d'aiuto. Se non riuscite a trovare un +manutentore per il sottosistema su cui state lavorando, allora Andrew Morton +(akpm@linux-foundation.org) sarà la vostra ultima possibilità. + +Normalmente, dovreste anche scegliere una lista di discussione a cui inviare +la vostra serie di patch. La lista di discussione linux-kernel@vger.kernel.org +è proprio l'ultima spiaggia, il volume di email su questa lista fa si che +diversi sviluppatori non la seguano. Guardate nel file MAINTAINERS per trovare +la lista di discussione dedicata ad un sottosistema; probabilmente lì la vostra +patch riceverà molta più attenzione. Tuttavia, per favore, non spammate le +liste di discussione che non sono interessate al vostro lavoro. + +Molte delle liste di discussione relative al kernel vengono ospitate su +vger.kernel.org; potete trovare un loro elenco alla pagina +http://vger.kernel.org/vger-lists.html. Tuttavia, ci sono altre liste di +discussione ospitate altrove. + +Non inviate più di 15 patch alla volta sulle liste di discussione vger!!! + +L'ultimo giudizio sull'integrazione delle modifiche accettate spetta a +Linux Torvalds. Il suo indirizzo e-mail è <torvalds@linux-foundation.org>. +Riceve moltissime e-mail, e, a questo punto, solo poche patch passano +direttamente attraverso il suo giudizio; quindi, dovreste fare del vostro +meglio per -evitare di- inviargli e-mail. + +Se avete una patch che corregge un baco di sicurezza che potrebbe essere +sfruttato, inviatela a security@kernel.org. Per bachi importanti, un breve +embargo potrebbe essere preso in considerazione per dare il tempo alle +distribuzioni di prendere la patch e renderla disponibile ai loro utenti; +in questo caso, ovviamente, la patch non dovrebbe essere inviata su alcuna +lista di discussione pubblica. + +Patch che correggono bachi importanti su un kernel già rilasciato, dovrebbero +essere inviate ai manutentori dei kernel stabili aggiungendo la seguente riga:: + + Cc: stable@vger.kernel.org + +nella vostra patch, nell'area dedicata alle firme (notate, NON come destinatario +delle e-mail). In aggiunta a questo file, dovreste leggere anche +:ref:`Documentation/translations/it_IT/process/stable-kernel-rules.rst <it_stable_kernel_rules>` + +Tuttavia, notate, che alcuni manutentori di sottosistema preferiscono avere +l'ultima parola su quali patch dovrebbero essere aggiunte ai kernel stabili. +La rete di manutentori, in particolare, non vorrebbe vedere i singoli +sviluppatori aggiungere alle loro patch delle righe come quella sopracitata. + +Se le modifiche hanno effetti sull'interfaccia con lo spazio utente, per favore +inviate una patch per le pagine man ai manutentori di suddette pagine (elencati +nel file MAINTAINERS), o almeno una notifica circa la vostra modifica, +cosicché l'informazione possa trovare la sua strada nel manuale. Le modifiche +all'API dello spazio utente dovrebbero essere inviate in copia anche a +linux-api@vger.kernel.org. + +Per le piccole patch potreste aggiungere in CC l'indirizzo +*Trivial Patch Monkey trivial@kernel.org* che ha lo scopo di raccogliere +le patch "banali". Date uno sguardo al file MAINTAINERS per vedere chi +è l'attuale amministratore. + +Le patch banali devono rientrare in una delle seguenti categorie: + +- errori grammaticali nella documentazione +- errori grammaticali negli errori che potrebbero rompere :manpage:`grep(1)` +- correzione di avvisi di compilazione (riempirsi di avvisi inutili è negativo) +- correzione di errori di compilazione (solo se correggono qualcosa sul serio) +- rimozione di funzioni/macro deprecate +- sostituzione di codice non potabile con uno portabile (anche in codice + specifico per un'architettura, dato che le persone copiano, fintanto che + la modifica sia banale) +- qualsiasi modifica dell'autore/manutentore di un file (in pratica + "patch monkey" in modalità ritrasmissione) + + +6) Niente: MIME, links, compressione, allegati. Solo puro testo +---------------------------------------------------------------- + +Linus e gli altri sviluppatori del kernel devono poter commentare +le modifiche che sottomettete. Per uno sviluppatore è importante +essere in grado di "citare" le vostre modifiche, usando normali +programmi di posta elettronica, cosicché sia possibile commentare +una porzione specifica del vostro codice. + +Per questa ragione tutte le patch devono essere inviate via e-mail +come testo. .. warning:: - TODO ancora da tradurre + Se decidete di copiare ed incollare la patch nel corpo dell'e-mail, state + attenti che il vostro programma non corrompa il contenuto con andate + a capo automatiche. + +La patch non deve essere un allegato MIME, compresso o meno. Molti +dei più popolari programmi di posta elettronica non trasmettono un allegato +MIME come puro testo, e questo rende impossibile commentare il vostro codice. +Inoltre, un allegato MIME rende l'attività di Linus più laboriosa, diminuendo +così la possibilità che il vostro allegato-MIME venga accettato. + +Eccezione: se il vostro servizio di posta storpia le patch, allora qualcuno +potrebbe chiedervi di rinviarle come allegato MIME. + +Leggete :ref:`Documentation/translations/it_IT/process/email-clients.rst <it_email_clients>` +per dei suggerimenti sulla configurazione del programmi di posta elettronica +per l'invio di patch intatte. + +7) Dimensione delle e-mail +-------------------------- + +Le grosse modifiche non sono adatte ad una lista di discussione, e nemmeno +per alcuni manutentori. Se la vostra patch, non compressa, eccede i 300 kB +di spazio, allora caricatela in una spazio accessibile su internet fornendo +l'URL (collegamento) ad essa. Ma notate che se la vostra patch eccede i 300 kB +è quasi certo che necessiti comunque di essere spezzettata. + +8) Rispondere ai commenti di revisione +-------------------------------------- + +Quasi certamente i revisori vi invieranno dei commenti su come migliorare +la vostra patch. Dovete rispondere a questi commenti; ignorare i revisori +è un ottimo modo per essere ignorati. Riscontri o domande che non conducono +ad una modifica del codice quasi certamente dovrebbero portare ad un commento +nel changelog cosicché il prossimo revisore potrà meglio comprendere cosa stia +accadendo. + +Assicuratevi di dire ai revisori quali cambiamenti state facendo e di +ringraziarli per il loro tempo. Revisionare codice è un lavoro faticoso e che +richiede molto tempo, e a volte i revisori diventano burberi. Tuttavia, anche +in questo caso, rispondete con educazione e concentratevi sul problema che +hanno evidenziato. + +9) Non scoraggiatevi - o impazientitevi +--------------------------------------- + +Dopo che avete inviato le vostre modifiche, siate pazienti e aspettate. +I revisori sono persone occupate e potrebbero non ricevere la vostra patch +immediatamente. + +Un tempo, le patch erano solite scomparire nel vuoto senza alcun commento, +ma ora il processo di sviluppo funziona meglio. Dovreste ricevere commenti +in una settimana o poco più; se questo non dovesse accadere, assicuratevi di +aver inviato le patch correttamente. Aspettate almeno una settimana prima di +rinviare le modifiche o sollecitare i revisori - probabilmente anche di più +durante la finestra d'integrazione. + +10) Aggiungete PATCH nell'oggetto +--------------------------------- + +Dato l'alto volume di e-mail per Linus, e la lista linux-kernel, è prassi +prefiggere il vostro oggetto con [PATCH]. Questo permette a Linus e agli +altri sviluppatori del kernel di distinguere facilmente le patch dalle altre +discussioni. + + +11) Firmate il vostro lavoro - Il certificato d'origine dello sviluppatore +-------------------------------------------------------------------------- + +Per migliorare la tracciabilità su "chi ha fatto cosa", specialmente per +quelle patch che per raggiungere lo stadio finale passano attraverso +diversi livelli di manutentori, abbiamo introdotto la procedura di "firma" +delle patch che vengono inviate per e-mail. + +La firma è una semplice riga alla fine della descrizione della patch che +certifica che l'avete scritta voi o che avete il diritto di pubblicarla +come patch open-source. Le regole sono abbastanza semplici: se potete +certificare quanto segue: + +Il certificato d'origine dello sviluppatore 1.1 +^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ + +Contribuendo a questo progetto, io certifico che: + + (a) Il contributo è stato creato interamente, o in parte, da me e che + ho il diritto di inviarlo in accordo con la licenza open-source + indicata nel file; oppure + + (b) Il contributo è basato su un lavoro precedente che, nei limiti + della mia conoscenza, è coperto da un'appropriata licenza + open-source che mi da il diritto di modificarlo e inviarlo, + le cui modifiche sono interamente o in parte mie, in accordo con + la licenza open-source (a meno che non abbia il permesso di usare + un'altra licenza) indicata nel file; oppure + + (c) Il contributo mi è stato fornito direttamente da qualcuno che + ha certificato (a), (b) o (c) e non l'ho modificata. + + (d) Capisco e concordo col fatto che questo progetto e i suoi + contributi sono pubblici e che un registro dei contributi (incluse + tutte le informazioni personali che invio con essi, inclusa la mia + firma) verrà mantenuto indefinitamente e che possa essere + ridistribuito in accordo con questo progetto o le licenze + open-source coinvolte. + +poi dovete solo aggiungere una riga che dice:: + + Signed-off-by: Random J Developer <random@developer.example.org> + +usando il vostro vero nome (spiacenti, non si accettano pseudonimi o +contributi anonimi). + +Alcune persone aggiungono delle etichette alla fine. Per ora queste verranno +ignorate, ma potete farlo per meglio identificare procedure aziendali interne o +per aggiungere dettagli circa la firma. + +Se siete un manutentore di un sottosistema o di un ramo, qualche volta dovrete +modificare leggermente le patch che avete ricevuto al fine di poterle +integrare; questo perché il codice non è esattamente lo stesso nei vostri +sorgenti e in quelli dei vostri contributori. Se rispettate rigidamente la +regola (c), dovreste chiedere al mittente di rifare la patch, ma questo è +controproducente e una totale perdita di tempo ed energia. La regola (b) +vi permette di correggere il codice, ma poi diventa davvero maleducato cambiare +la patch di qualcuno e addossargli la responsabilità per i vostri bachi. +Per risolvere questo problema dovreste aggiungere una riga, fra l'ultimo +Signed-off-by e il vostro, che spiega la vostra modifica. Nonostante non ci +sia nulla di obbligatorio, un modo efficace è quello di indicare il vostro +nome o indirizzo email fra parentesi quadre, seguito da una breve descrizione; +questo renderà abbastanza visibile chi è responsabile per le modifiche +dell'ultimo minuto. Per esempio:: + + Signed-off-by: Random J Developer <random@developer.example.org> + [lucky@maintainer.example.org: struct foo moved from foo.c to foo.h] + Signed-off-by: Lucky K Maintainer <lucky@maintainer.example.org> + +Questa pratica è particolarmente utile se siete i manutentori di un ramo +stabile ma al contempo volete dare credito agli autori, tracciare e integrare +le modifiche, e proteggere i mittenti dalle lamentele. Notate che in nessuna +circostanza è permessa la modifica dell'identità dell'autore (l'intestazione +From), dato che è quella che appare nei changelog. + +Un appunto speciale per chi porta il codice su vecchie versioni. Sembra che +sia comune l'utile pratica di inserire un'indicazione circa l'origine della +patch all'inizio del messaggio di commit (appena dopo la riga dell'oggetto) +al fine di migliorare la tracciabilità. Per esempio, questo è quello che si +vede nel rilascio stabile 3.x-stable:: + + Date: Tue Oct 7 07:26:38 2014 -0400 + + libata: Un-break ATA blacklist + + commit 1c40279960bcd7d52dbdf1d466b20d24b99176c8 upstream. + +E qui quello che potrebbe vedersi su un kernel più vecchio dove la patch è +stata applicata:: + + Date: Tue May 13 22:12:27 2008 +0200 + + wireless, airo: waitbusy() won't delay + + [backport of 2.6 commit b7acbdfbd1f277c1eb23f344f899cfa4cd0bf36a] + +Qualunque sia il formato, questa informazione fornisce un importante aiuto +alle persone che vogliono seguire i vostri sorgenti, e quelle che cercano +dei bachi. + + +12) Quando utilizzare Acked-by:, Cc:, e Co-developed-by: +-------------------------------------------------------- + +L'etichetta Signed-off-by: indica che il firmatario è stato coinvolto nello +sviluppo della patch, o che era nel suo percorso di consegna. + +Se una persona non è direttamente coinvolta con la preparazione o gestione +della patch ma desidera firmare e mettere agli atti la loro approvazione, +allora queste persone possono chiedere di aggiungere al changelog della patch +una riga Acked-by:. + +Acked-by: viene spesso utilizzato dai manutentori del sottosistema in oggetto +quando quello stesso manutentore non ha contribuito né trasmesso la patch. + +Acked-by: non è formale come Signed-off-by:. Questo indica che la persona ha +revisionato la patch e l'ha trovata accettabile. Per cui, a volte, chi +integra le patch convertirà un "sì, mi sembra che vada bene" in un Acked-by: +(ma tenete presente che solitamente è meglio chiedere esplicitamente). + +Acked-by: non indica l'accettazione di un'intera patch. Per esempio, quando +una patch ha effetti su diversi sottosistemi e ha un Acked-by: da un +manutentore di uno di questi, significa che il manutentore accetta quella +parte di codice relativa al sottosistema che mantiene. Qui dovremmo essere +giudiziosi. Quando si hanno dei dubbi si dovrebbe far riferimento alla +discussione originale negli archivi della lista di discussione. + +Se una persona ha avuto l'opportunità di commentare la patch, ma non lo ha +fatto, potete aggiungere l'etichetta ``Cc:`` alla patch. Questa è l'unica +etichetta che può essere aggiunta senza che la persona in questione faccia +alcunché - ma dovrebbe indicare che la persona ha ricevuto una copia della +patch. Questa etichetta documenta che terzi potenzialmente interessati sono +stati inclusi nella discussione. + +L'etichetta Co-developed-by: indica che la patch è stata scritta dall'autore in +collaborazione con un altro sviluppatore. Qualche volta questo è utile quando +più persone lavorano sulla stessa patch. Notate, questa persona deve avere +nella patch anche una riga Signed-off-by:. + + +13) Utilizzare Reported-by:, Tested-by:, Reviewed-by:, Suggested-by: e Fixes: +----------------------------------------------------------------------------- + +L'etichetta Reported-by da credito alle persone che trovano e riportano i bachi +e si spera che questo possa ispirarli ad aiutarci nuovamente in futuro. +Rammentate che se il baco è stato riportato in privato, dovrete chiedere il +permesso prima di poter utilizzare l'etichetta Reported-by. + +L'etichetta Tested-by: indica che la patch è stata verificata con successo +(su un qualche sistema) dalla persona citata. Questa etichetta informa i +manutentori che qualche verifica è stata fatta, fornisce un mezzo per trovare +persone che possano verificare il codice in futuro, e garantisce che queste +stesse persone ricevano credito per il loro lavoro. + +Reviewd-by:, invece, indica che la patch è stata revisionata ed è stata +considerata accettabile in accordo con la dichiarazione dei revisori: + +Dichiarazione di svista dei revisori +^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ + +Offrendo la mia etichetta Reviewed-by, dichiaro quanto segue: + + (a) Ho effettuato una revisione tecnica di questa patch per valutarne + l'adeguatezza ai fini dell'inclusione nel ramo principale del + kernel. + + (b) Tutti i problemi e le domande riguardanti la patch sono stati + comunicati al mittente. Sono soddisfatto dalle risposte + del mittente. + + (c) Nonostante ci potrebbero essere cose migliorabili in queste + sottomissione, credo che sia, in questo momento, (1) una modifica + di interesse per il kernel, e (2) libera da problemi che + potrebbero metterne in discussione l'integrazione. + + (d) Nonostante abbia revisionato la patch e creda che vada bene, + non garantisco (se non specificato altrimenti) che questa + otterrà quello che promette o funzionerà correttamente in tutte + le possibili situazioni. + +L'etichetta Reviewed-by è la dichiarazione di un parere sulla bontà di +una modifica che si ritiene appropriata e senza alcun problema tecnico +importante. Qualsiasi revisore interessato (quelli che lo hanno fatto) +possono offrire il proprio Reviewed-by per la patch. Questa etichetta serve +a dare credito ai revisori e a informare i manutentori sul livello di revisione +che è stato fatto sulla patch. L'etichetta Reviewd-by, quando fornita da +revisori conosciuti per la loro conoscenza sulla materia in oggetto e per la +loro serietà nella revisione, accrescerà le probabilità che la vostra patch +venga integrate nel kernel. + +L'etichetta Suggested-by: indica che l'idea della patch è stata suggerita +dalla persona nominata e le da credito. Tenete a mente che questa etichetta +non dovrebbe essere aggiunta senza un permesso esplicito, specialmente se +l'idea non è stata pubblicata in un forum pubblico. Detto ciò, dando credito +a chi ci fornisce delle idee, si spera di poterli ispirare ad aiutarci +nuovamente in futuro. + +L'etichetta Fixes: indica che la patch corregge un problema in un commit +precedente. Serve a chiarire l'origine di un baco, il che aiuta la revisione +del baco stesso. Questa etichetta è di aiuto anche per i manutentori dei +kernel stabili al fine di capire quale kernel deve ricevere la correzione. +Questo è il modo suggerito per indicare che un baco è stato corretto nella +patch. Per maggiori dettagli leggete :ref:`it_describe_changes` + + +14) Il formato canonico delle patch +----------------------------------- + +Questa sezione descrive il formato che dovrebbe essere usato per le patch. +Notate che se state usando un repositorio ``git`` per salvare le vostre patch +potere usare il comando ``git format-patch`` per ottenere patch nel formato +appropriato. Lo strumento non crea il testo necessario, per cui, leggete +le seguenti istruzioni. + +L'oggetto di una patch canonica è la riga:: + + Subject: [PATCH 001/123] subsystem: summary phrase + +Il corpo di una patch canonica contiene i seguenti elementi: + + - Una riga ``from`` che specifica l'autore della patch, seguita + da una riga vuota (necessaria soltanto se la persona che invia la + patch non ne è l'autore). + + - Il corpo della spiegazione, con linee non più lunghe di 75 caratteri, + che verrà copiato permanentemente nel changelog per descrivere la patch. + + - Una riga vuota + + - Le righe ``Signed-off-by:``, descritte in precedenza, che finiranno + anch'esse nel changelog. + + - Una linea di demarcazione contenente semplicemente ``---``. + + - Qualsiasi altro commento che non deve finire nel changelog. + + - Le effettive modifiche al codice (il prodotto di ``diff``). + +Il formato usato per l'oggetto permette ai programmi di posta di usarlo +per ordinare le patch alfabeticamente - tutti i programmi di posta hanno +questa funzionalità - dato che al numero sequenziale si antepongono degli zeri; +in questo modo l'ordine numerico ed alfabetico coincidono. + +Il ``subsystem`` nell'oggetto dell'email dovrebbe identificare l'area +o il sottosistema modificato dalla patch. + +La ``summary phrase`` nell'oggetto dell'email dovrebbe descrivere brevemente +il contenuto della patch. La ``summary phrase`` non dovrebbe essere un nome +di file. Non utilizzate la stessa ``summary phrase`` per tutte le patch in +una serie (dove una ``serie di patch`` è una sequenza ordinata di diverse +patch correlate). + +Ricordatevi che la ``summary phrase`` della vostra email diventerà un +identificatore globale ed unico per quella patch. Si propaga fino al +changelog ``git``. La ``summary phrase`` potrà essere usata in futuro +dagli sviluppatori per riferirsi a quella patch. Le persone vorranno +cercare la ``summary phrase`` su internet per leggere le discussioni che la +riguardano. Potrebbe anche essere l'unica cosa che le persone vedranno +quando, in due o tre mesi, riguarderanno centinaia di patch usando strumenti +come ``gitk`` o ``git log --oneline``. + +Per queste ragioni, dovrebbe essere lunga fra i 70 e i 75 caratteri, e deve +descrivere sia cosa viene modificato, sia il perché sia necessario. Essere +brevi e descrittivi è una bella sfida, ma questo è quello che fa un riassunto +ben scritto. + +La ``summary phrase`` può avere un'etichetta (*tag*) di prefisso racchiusa fra +le parentesi quadre "Subject: [PATCH <tag>...] <summary phrase>". +Le etichette non verranno considerate come parte della frase riassuntiva, ma +indicano come la patch dovrebbe essere trattata. Fra le etichette più comuni +ci sono quelle di versione che vengono usate quando una patch è stata inviata +più volte (per esempio, "v1, v2, v3"); oppure "RFC" per indicare che si +attendono dei commenti (*Request For Comments*). Se ci sono quattro patch +nella serie, queste dovrebbero essere enumerate così: 1/4, 2/4, 3/4, 4/4. +Questo assicura che gli sviluppatori capiranno l'ordine in cui le patch +dovrebbero essere applicate, e per tracciare quelle che hanno revisionate o +che hanno applicato. + +Un paio di esempi di oggetti:: + + Subject: [PATCH 2/5] ext2: improve scalability of bitmap searching + Subject: [PATCH v2 01/27] x86: fix eflags tracking + +La riga ``from`` dev'essere la prima nel corpo del messaggio ed è nel +formato: + + From: Original Author <author@example.com> + +La riga ``from`` indica chi verrà accreditato nel changelog permanente come +l'autore della patch. Se la riga ``from`` è mancante, allora per determinare +l'autore da inserire nel changelog verrà usata la riga ``From`` +nell'intestazione dell'email. + +Il corpo della spiegazione verrà incluso nel changelog permanente, per cui +deve aver senso per un lettore esperto che è ha dimenticato i dettagli della +discussione che hanno portato alla patch. L'inclusione di informazioni +sui problemi oggetto dalla patch (messaggi del kernel, messaggi di oops, +eccetera) è particolarmente utile per le persone che potrebbero cercare fra +i messaggi di log per la patch che li tratta. Se la patch corregge un errore +di compilazione, non sarà necessario includere proprio _tutto_ quello che +è uscito dal compilatore; aggiungete solo quello che è necessario per far si +che la vostra patch venga trovata. Come nella ``summary phrase``, è importante +essere sia brevi che descrittivi. + +La linea di demarcazione ``---`` serve essenzialmente a segnare dove finisce +il messaggio di changelog. + +Aggiungere il ``diffstat`` dopo ``---`` è un buon uso di questo spazio, per +mostrare i file che sono cambiati, e il numero di file aggiunto o rimossi. +Un ``diffstat`` è particolarmente utile per le patch grandi. Altri commenti +che sono importanti solo per i manutentori, quindi inadatti al changelog +permanente, dovrebbero essere messi qui. Un buon esempio per questo tipo +di commenti potrebbe essere quello di descrivere le differenze fra le versioni +della patch. + +Se includete un ``diffstat`` dopo ``---``, usate le opzioni ``-p 1 -w70`` +cosicché i nomi dei file elencati non occupino troppo spazio (facilmente +rientreranno negli 80 caratteri, magari con qualche indentazione). +(``git`` genera di base dei diffstat adatti). + +Maggiori dettagli sul formato delle patch nei riferimenti qui di seguito. + +.. _it_explicit_in_reply_to: + +15) Usare esplicitamente In-Reply-To nell'intestazione +------------------------------------------------------ + +Aggiungere manualmente In-Reply-To: nell'intestazione dell'e-mail +potrebbe essere d'aiuto per associare una patch ad una discussione +precedente, per esempio per collegare la correzione di un baco con l'e-mail +che lo riportava. Tuttavia, per serie di patch multiple è generalmente +sconsigliato l'uso di In-Reply-To: per collegare precedenti versioni. +In questo modo versioni multiple di una patch non diventeranno un'ingestibile +giungla di riferimenti all'interno dei programmi di posta. Se un collegamento +è utile, potete usare https://lkml.kernel.org/ per ottenere i collegamenti +ad una versione precedente di una serie di patch (per esempio, potete usarlo +per l'email introduttiva alla serie). + +16) Inviare richieste ``git pull`` +---------------------------------- + +Se avete una serie di patch, potrebbe essere più conveniente per un manutentore +tirarle dentro al repositorio del sottosistema attraverso l'operazione +``git pull``. Comunque, tenete presente che prendere patch da uno sviluppatore +in questo modo richiede un livello di fiducia più alto rispetto a prenderle da +una lista di discussione. Di conseguenza, molti manutentori sono riluttanti +ad accettare richieste di *pull*, specialmente dagli sviluppatori nuovi e +quindi sconosciuti. Se siete in dubbio, potete fare una richiesta di *pull* +come messaggio introduttivo ad una normale pubblicazione di patch, così +il manutentore avrà la possibilità di scegliere come integrarle. + +Una richiesta di *pull* dovrebbe avere nell'oggetto [GIT] o [PULL]. +La richiesta stessa dovrebbe includere il nome del repositorio e quello del +ramo su una singola riga; dovrebbe essere più o meno così:: + + Please pull from + + git://jdelvare.pck.nerim.net/jdelvare-2.6 i2c-for-linus + + to get these changes: + +Una richiesta di *pull* dovrebbe includere anche un messaggio generico +che dica cos'è incluso, una lista delle patch usando ``git shortlog``, e una +panoramica sugli effetti della serie di patch con ``diffstat``. Il modo più +semplice per ottenere tutte queste informazioni è, ovviamente, quello di +lasciar fare tutto a ``git`` con il comando ``git request-pull``. + +Alcuni manutentori (incluso Linus) vogliono vedere le richieste di *pull* +da commit firmati con GPG; questo fornisce una maggiore garanzia sul fatto +che siate stati proprio voi a fare la richiesta. In assenza di tale etichetta +firmata Linus, in particolare, non prenderà alcuna patch da siti pubblici come +GitHub. + +Il primo passo verso la creazione di questa etichetta firmata è quello di +creare una chiave GNUPG ed averla fatta firmare da uno o più sviluppatori +principali del kernel. Questo potrebbe essere difficile per i nuovi +sviluppatori, ma non ci sono altre vie. Andare alle conferenze potrebbe +essere un buon modo per trovare sviluppatori che possano firmare la vostra +chiave. + +Una volta che avete preparato la vostra serie di patch in ``git``, e volete che +qualcuno le prenda, create una etichetta firmata col comando ``git tag -s``. +Questo creerà una nuova etichetta che identifica l'ultimo commit della serie +contenente una firma creata con la vostra chiave privata. Avrete anche +l'opportunità di aggiungere un messaggio di changelog all'etichetta; questo è +il posto ideale per descrivere gli effetti della richiesta di *pull*. + +Se i sorgenti da cui il manutentore prenderà le patch non sono gli stessi del +repositorio su cui state lavorando, allora non dimenticatevi di caricare +l'etichetta firmata anche sui sorgenti pubblici. + +Quando generate una richiesta di *pull*, usate l'etichetta firmata come +obiettivo. Un comando come il seguente farà il suo dovere:: + + git request-pull master git://my.public.tree/linux.git my-signed-tag + + +Riferimenti +----------- + +Andrew Morton, "La patch perfetta" (tpp). + <http://www.ozlabs.org/~akpm/stuff/tpp.txt> + +Jeff Garzik, "Formato per la sottomissione di patch per il kernel Linux" + <http://linux.yyz.us/patch-format.html> + +Greg Kroah-Hartman, "Come scocciare un manutentore di un sottosistema" + <http://www.kroah.com/log/linux/maintainer.html> + + <http://www.kroah.com/log/linux/maintainer-02.html> + + <http://www.kroah.com/log/linux/maintainer-03.html> + + <http://www.kroah.com/log/linux/maintainer-04.html> + + <http://www.kroah.com/log/linux/maintainer-05.html> + + <http://www.kroah.com/log/linux/maintainer-06.html> + +No!!!! Basta gigantesche bombe patch alle persone sulla lista linux-kernel@vger.kernel.org! + <https://lkml.org/lkml/2005/7/11/336> + +Kernel Documentation/translations/it_IT/process/coding-style.rst: + :ref:`Documentation/translations/it_IT/process/coding-style.rst <it_codingstyle>` + +E-mail di Linus Torvalds sul formato canonico di una patch: + <http://lkml.org/lkml/2005/4/7/183> + +Andi Kleen, "Su come sottomettere patch del kernel" + Alcune strategie su come sottomettere modifiche toste o controverse. + + http://halobates.de/on-submitting-patches.pdf |